Basandoci sull’esperienza della fiera IPM Essen, dove la tendenza colori per il 2017 va dal rosa pallido al rosa acceso e al fucsia, abbiamo pensato di presentarvi,rimanendo sul tema degli esemplari unici, i nostri cavalli di battaglia, incluso l’Oxydendrum Arboreum, così difficile da trovare e così bello da vedere!

Il primo sole comincia a far capolino per annunciare l’imminente arrivo della primavera e, con i suoi raggi, scalda il terreno per stimolare la crescita e le prime fioriture di esemplari di ogni genere.

Nel rispetto di questa meraviglia della natura, vogliamo dedicarci a qualcosa di unico, qualcosa che non sempre possiamo ospitare in tutti i giardini ma che, con la sua sola presenza, porta colore, gioia, luce ed evidenza della nuova rinascita e vita simboleggiate dalla stagione della crescita dopo il letargo invernale.

Parliamo, infatti, di alcuni esemplari unici che, da soli, possono arredare e affascinare, con i loro colori, la loro imponenza e le caratteristiche così particolari.

Cominciamo dalla Kalmia (Kalmia Latifolia Olympic Fire); splendida col suo lussureggiante fogliame sempreverde, presenta una ricchissima fioritura che passa dal rosa forte dei boccioli fino a una versione più tenera e morbida del fiore aperto, a partire dalla tarda primavera.

Resistente, brillante e coriacea, ama il sole diretto ma non disdegna anche la mezz’ombra, che ne limita solo lo sviluppo. Più delicata in giovane età, diventa solida e forte via via che cresce.

Assetata, soprattutto nel periodo della fioritura, richiede cure e attenzioni praticamente durante tutto l’anno, regalando però grandi soddisfazioni a chi la sceglie.

Solitamente in commercio di piccole dimensioni, siamo in grado di fornirne piante uniche in vaso che raggiungono altezze di 250-300 cm., una vera rarità di difficile reperibilità.

Un altro esemplare che può assolutamente essere utilizzato come elemento unico in un arredo è il Cornus; ne abbiamo di tantissimi esemplari, dal Florida, al Florida Rubra, al Florida Raimbow, il Kousa e addirittura un ibrido tra Florida e Florida Rubra!

Certamente non facile da far crescere (impiega anni per arrivare a dimensioni interessanti) è assai affascinante nel suo evolversi durante la stagione. Tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera, all’apice dei rami spogli, produce piccole infiorescenze a forma di stella costituite da piccoli fiori gialli o verdi. Sotto ogni infiorescenza si sviluppano quattro grandi brattee bianche a forma di cuore che, per alcuni ibridi e varietà, possono essere rosa o rosse.

Passiamo poi al momento della fioritura, purtroppo abbastanza breve, ma caratterizzato da splendide ed eleganti infiorescenze che valgono i mesi di attesa con la pianta completamente spoglia.

Dopo la fioritura si sviluppa il bel fogliame, e in settembre maturano i piccoli frutti rossi, riuniti anch’essi in piccoli gruppetti, all’apice dei rami. Amante di posizioni luminose e clima umido, teme la siccità e il troppo calore.

Siamo lieti di potervi offrire esemplari davvero di rara bellezza e dimensioni superbe, fino ai 400 cm!

Passiamo ora all’Hamamelis (abbiamo esemplari di Hamamelis Mollis e Hamamelis Mollis Westerstede), unico nel suo fiorire quando ancora i rami sono spogli, anche con temperature fredde.

Il nome stesso indica la sua particolarità, hamamelis significa infatti “assieme ai frutti”, proprio perché questa pianta produce i fiori quando sono ancora presenti e maturi i frutti dell’anno precedente. Ne esistono tante varietà che vantano fiori sottili dai petali stropicciati di vari colori, dal giallo limone all’arancio, rosa o porpora.

Forte, vigorosa e rustica, è una pianta che non delude, specialmente quando posta in posizione luminosa e ben curata.

Pronta per colorare giardini e aiuole, anche per questa varietà siamo in grado di fornire rari esemplari che raggiungono i 400 cm di altezza.

Terminiamo questa carrellata con una novità assoluta, l’Oxydendron Arboreum, pianta estremamente particolare originaria del Nord America, come d’altronde tutte le altre varietà di quest’articolo.

Caratterizzato da foglie seghettate di un bel verde intenso, nella stagione autunnale le vede virare al rosso vivo prima di perderle. Caratterizzato da piccoli fiori bianchi a forma di campanula uniti in grappoli, ha un tronco di un bel marrone rossiccio.

Solitamente utilizzata come albero ornamentale in parchi e giardini, è molto amata per la sua ricca fioritura e per le splendide colorazioni delle foglie in tutte le stagioni.

Utilizzato anche dalle tribù indiane per la costruzione degli archi con cui scoccare le loro frecce, ha molti utilizzi sia in erboristeria che in cucina.

Venite a guardare con i vostri occhi la bellezza di questi esemplari e solleticate i vostri clienti, paesaggisti o privati, a ospitare esemplari di tanta bellezza nel loro giardino.

 

 

La fiera IPM Essen è certamente l’occasione più importante dell’anno per scoprire novità e tendenze nel mondo dell’orticoltura, per incontrare colleghi, fornitori e clienti e, perché no, per divertirsi e ispirarsi nello scoprire curiosità e innovazioni.

Visitata quest’anno da più di 57.000 persone provenienti da tutto il mondo, ha visto ben 1577 espositori, rappresentanti di 45 paesi, mostrare le loro migliori tecnologie, vantare i loro più stravaganti e meravigliosi esemplari, esporre le loro più accattivanti promozioni commerciali.

Sappiamo quanto questa fiera, di risonanza mondiale, sia di valore per mantenere vivo il rapporto con tutti voi clienti, e ci teniamo a dare sempre il meglio, sia per scambiare nuove informazioni legate al nostro settore che per capire come poter soddisfare al meglio le vostre esigenze.

Vediamo quindi quali sono stati i punti principali di questa edizione della manifestazione:

Le piante conquistano gli spazi urbani e di vita quotidiana! La “Giungla Urbana” e il fatto di saper “coltivare in proprio” sono stati, infatti, due elementi portanti di tutta la fiera. Erbe, frutti e primizie conquistano una posizione di rilievo non occupando più solo lo spazio dell’orto ma essendo sapientemente miscelate con esemplari ornamentali e non edibili.

E per rendere possibile tutto sono stati presentati nuovi d’irrigazione e coltivazione che permettono la crescita di tante varietà, praticamente ovunque, prolungandone anche la vita e la rigogliosità.

Ma non è tutto! Il colore “alla moda” per la prossima stagione sarà il rosa, possibilmente unito al viola, in un unico fiore, per adornare terrazzi e giardini.

Si è parlato poi della digitalizzazione del verde e tante conferenze e seminari sono stati tenuti per istruire e arricchire i tanti visitatori sul mondo del verde.

Sono state poi premiate le aziende che hanno portato le innovazioni più interessanti, sia a livello di ibridi che di creazioni e tecnologia.

Ovviamente anche noi di Capecchi Vivai non potevamo essere da meno e, seguendo la tendenza all’innovazione e alla digitalizzazione portata avanti in questi 4 giorni, abbiamo presentato il nostro stand, un incontro tra tecnologia e tradizione, inteso a mostrare al meglio la nostra voglia di prenderci cura dei clienti e delle piante che, con tanto amore, produciamo e spediamo in tutta Europa, e non solo…

Visto che tanti non riescono a venire a trovarci, abbiamo cercato di riprodurre le sensazioni e le emozioni che si vivono nella nostra azienda, giocando sull’immagine che riproduceva scorci e visioni della nostra sede.

Una panoramica del nostro vivaio era proiettata alle spalle degli spazi dedicati all’accoglienza clienti, facendogli sperimentare la sensazione di essere affacciati a una delle finestre dei nostri uffici. Al centro dello stand avevamo poi un giardino in miniatura, ricco di alcuni esemplari di nostra produzione con, sullo sfondo, di nuovo una proiezione dei nostri giardini e una riproduzione dell’ingresso degli uffici.

In tanti si sono fermati e ci hanno regalato momenti di condivisione.

Ci teniamo a ringraziarvi per l’apprezzamento che ci avete dato per questo modo di porsi ancora più attento alla qualità e al rapporto personale, e vi aspettiamo numerosi nei nostri “uffici originali” qui a Pistoia!

 

Il Cydalima perspectalis è una vero e proprio pericolo per le piante di bosso di vivai e giardini del vecchio continente.

La prima segnalazione in Europa risale al 2007 in Germania. Negli anni successivi il parassita ha continuato a diffondersi  raggiungendo l’anno dopo Francia, Svizzera, Regno Unito e Paesi Bassi; nel 2009 rilevato in Austria e Olanda; infine a luglio 2011 il suo primo  rinvenimento in Italia, in Lombardia, nella provincia di Como.

Temendone rapida diffusione, nel 2007 è stato inserito dall’ EPPO (European and Mediterranean Plant Protecion Organization) nella lista di allerta (Eppo alert list) dove è poi rimasto per più di tre anni.

Nel 2011 viene ritenuta sufficiente la segnalazione data e quindi, in assenza di particolari richieste dai paesi membri EPPO per contrastare l’insetto, viene eliminato dalla lista di allerta.

Purtroppo non è estinto. Fortunatamente non si tratta di un fitofago da quarantena, ma le larve che si nutrono delle foglie di bosso sono causa di ingenti danni estetici, fisiologici ed economici.

Descrizione e biologia

L’adulto è una farfalla con apertura alare di 4 cm e ali di colore bianco con sfumature dorate tendenti al violaceo e bordi di color marrone. Il ciclo biologico in Europa non è ancora chiaro: le prime osservazioni fatte in Germania e in Italia sembrano dimostrare che l’insetto compia quattro generazioni all’anno e che riesca a svernare come crisalide sulle piante.

L’anno successivo, durante il mese di  marzo con  il raggiungimento di 20°C di temperatura, viene completato lo sviluppo; gli adulti sfarfallano e, attraverso la deposizione delle uova, danno il via alla prima generazione.

La farfalla vive mediamente 8 giorni e può volare anche per diversi chilometri.

Nonostante la sua capacità di volo eccellente, la causa principali della sua diffusione nei nuovi areali molto distanti da quelli d’origine è il trasporto di piante di bosso provenienti da altri paesi infestate da uova, larve e crisalidi.

Le uova, grandi pochi millimetri, sono deposte a gruppi di 25-30, parzialmente sormontate l’una all’altra, al di sotto della pagina fogliare. Inizialmente di colore giallo pallido quasi trasparenti, esse imbruniscono con la maturazione.

Le larve di colore verde giallastro sono caratterizzate da bande nere e striature bianche lungo tutto il corpo, sono inoltre ricoperte di peli radi che si sviluppano da pustole nere presenti longitudinalmente sul corpo.

A maturità raggiungono i 4 cm e sono le responsabili dei principali danni estetici, nutrendosi sia delle foglie che dei germogli.

Elevati livelli d’infestazione possono determinare la completa defogliazione delle piante sulle quali si nota la presenza di una fitta rete di fili di seta. Impiegano circa 25 giorni per arrivare a maturità e trasformarsi in crisalide.

Le crisalidi misurano 2 cm, ed hanno inizialmente un colore verde con strisce nere lungo la parte dorsale, per divenire di colore marrone scuro con la maturazione. Si trovano ben nascoste all’interno della vegetazione dove, grazie ai fili di seta, rimangono attaccate alle foglie per circa 14 giorni, tempo necessario a svilupparsi nuovamente in adulti.

Al termine della terza generazione la crisalide non matura subito, ma sverna in attesa delle condizioni termiche favorevoli della primavera.

Prevenzione e difesa

La prevenzione attualmente è limitata al controllo delle piante in arrivo dai paesi contaminati.

È necessario verificare che non siano presenti chiari segni di attacchi, uova, larve o crisalidi sopra le piante di bosso acquistate.

Quando l’insetto ha colonizzato con successo un nuovo areale, diffondendosi velocemente, l’unica soluzione possibile è intervenire con trattamenti insetticidi mirati.

La lotta contro questo defogliatore può essere di tipo biologico, chimico o biotecnologico.

Possono essere utilizzati prodotti di origine naturale come quelli a base di Piretro oppure di Bacillus thurigiensis var. kurstaki.

La lotta chimica e biotecnologica deve essere eseguita utilizzando agrofarmaci autorizzati al tipo di trattamento menzionato.

Considerando le numerose generazioni che questo lepidottero svolge e i diversi stadi di sviluppo compiuti in una stagione, potrebbe risultare molto efficiente la miscela tra un prodotto biotecnologico (regolatori di crescita, chitino-inibitori) insieme a insetticidi abbattenti.

Il momento più indicato per effettuare i trattamenti e prevenire il danno è durante la schiusura delle uova o nei primi stadi di sviluppo delle larve.

Cosa facciamo noi dei Vivai Capecchi

Ben consapevoli del danno che una sola pianta infettata può causare a un intero giardino, lavoriamo i nostri prodotti con un prodotto biologico contenente Bacillus Thurigiensis var. kurstaki.

Interveniamo per prevenire e curare questo problema seguendo il ciclo biologico dell’insetto, lavorando direttamente sulle nuove generazioni.

Praticamente, quando l’insetto si nutre di una pianta trattata con il Bacillus Thurigiensis var. kurstaki, quest’ultimo produce la tossina che blocca l’intestino dell’insetto e lo porta velocemente alla morte.

Le condizioni ideali perché questo accada esistono solo in quegli organismi che possiedono un apparato digerente con pH superiore a 9, ossia solo specifici gruppi di animali come zanzare, larve di lepidotteri e poco altro; sono totalmente esclusi tutti  i mammiferi (uomini, cani e gatti compresi), i pesci, gli uccelli e praticamente tutti gli insetti utili, compresi i predatori naturali. Tale meccanismo assicura quindi di eliminare solo l’insetto bersaglio, rispettando qualsiasi altra forma di vita animale presente sulle piante trattate.

Se necessiti di ulteriori delucidazioni contattaci direttamente in azienda e ti forniremo tutti i dati necessari.