Come prevenire i danni delle gelate

Nella stagione tardo autunnale gli interventi fitosanitari sulle piante ornamentali si riducono al minimo, parallelamente ai cicli biologici dei microorganismi patogeni (agenti biologici responsabili dell’insorgenza della condizione di malattia nelle piante), siano essi insetti o funghi.

In questo periodo, invece, è necessario prestare maggiori attenzioni all’andamento delle temperature, programmando una strategia razionale di prevenzione ai danni causati dalle gelate.

Lo stress da freddo avvertito dalla pianta ornamentale, sia essa coltivata in vaso o in pieno campo, è provocato essenzialmente da due tipi di gelate:

  • Da irraggiamento – determinata dalla perdita di calore del terreno durante le notti a cielo sereno, bassa umidità e debole presenza di vento. In queste condizioni l’aria calda, più leggera, tende a spostarsi a diversi metri dal livello del suolo, lasciando spazio ad uno strato di aria fredda
  • Da avvezione (in meteorologia, trasporto orizzontale, ad opera del vento, di alcune proprietà dell’atmosfera (calore, vapore, quantità di moto, ecc.). – determinata dai grossi spostamenti di aria fredda, solitamente provenienti dai quadranti settentrionali, durante il corso delle perturbazioni.

I danni provocati delle  gelate sono causati dalla fuoriuscita dell’acqua cellulare che, all’abbassarsi della temperatura, si solidifica andando a ledere sia le cellule stesse che interi tessuti vegetali.

Dopo il disgelo, i tessuti verdi colpiti appaiono come svuotati e vanno incontro a disseccamento.

I sintomi dei danni da gelo sono visibili sui vari organi della pianta e si possono manifestare in vari modi:

  • Arrossamenti e imbrunimenti delle foglie, specialmente quelle collocate nella parte apicale dei giovani rami.
  • In caso di forti gelate i disseccamenti possono coinvolgere interi rami, causando imbrunimenti diffusi sulla chioma.
  • Le gemme sono protette dalle perule (foglie trasformate in maniera tale da fornire protezione alle gemme delle piante), ma nel periodo primaverile o se collocate su rami non ben lignificati, possono ricevere danni, arrivando addirittura a distaccarsi dalla pianta.
  • Sul fusto si possono verificare rigonfiamenti della corteccia, che possono sfociare in spaccature o “sbucciature”.

Cosa fare per mantenere la salute e bellezza della pianta

In vivaio la pianta, ricevendo le dovute concimazioni e irrigazioni, tende a vegetare molto e per più tempo rispetto alle condizioni naturali, diventando più sensibile ai sintomi sopra descritti. Questo rende necessari alcuni interventi mirati all’irrobustimento o meglio indurimento dei tessuti vegetali, quali:

  • Trattamenti a base di Rame. Normalmente concepiti come interventi anticrittogamici, hanno parallelamente un effetto fitotossico. Di risposta al trattamento la pianta tende a fermare il proprio accrescimento e a lignificare i tessuti; andando di fatto a rendersi più resistente alle gelate.
  • Adottare le giuste concimazioni. In vivai serviti da ferti-irrigazione, è necessario adottare le corrette soluzioni nutritive in base all’andamento stagionale. Nel periodo tardo-primaverile/inizio estivo sono impiegate soluzioni ricche di azoto, che favoriscono l’accrescimento delle piante. Al contrario, con l’avvicinarsi della stagione autunnale, si deve ridurre la concentrazioni di azoto per andare a premiare il potassio, al fine di indurre la pianta all’indurimento.
  • In caso di previsioni di forti e repentine gelate, è consigliabile intervenire con specifici prodotti antitraspiranti, che limitano gli scambi gassosi tra pianta ed ambiente, riducendo il rischio di congelamento dell’acqua presente nei tessuti vegetali.

Considerando che in questo periodo dell’anno le gelate possono compromettere la qualità del prodotto vivaistico, è necessario accostare la conoscenza analitica del fenomeno meteorologico ad alcuni accorgimenti tecnici che rendono la pianta più resistente.

Per ulteriori consigli per il mantenimento delle vostre piante sempre sane e belle siamo a vostra disposizione con un agronomo interno in grado di soddisfare le vostre esigenze. Scrivici pure, ti risponderemo nell’arco di 48 ore.

Quando si parla di agrifogli (Ilex in latino, per indicare specificamente il genere) già ci s’immagina quelle splendide piante dalle più variegate forme e colorazioni, dalla più famosa “Ilex Aquifoluim” alle tantissime varietà presenti, più di 400, che possono adattarsi a climi e terreni più disparati.

Guardando un po’ la storia, scopriamo che questa pianta era già molto utilizzata al tempo dei romani quando, durante il solstizio d’inverno (i famosi riti Saturnali che si tenevano attorno al 22 dicembre), ci si appuntavano dei ramoscelli sulle vesti per tener lontani malefici e stregonerie.

Stessa valenza aveva per i popoli germanici e per i britannici che vedevano nelle sue bacche rosse il simbolo della fertilità invernale, promessa di ritorno alla luce e calore.

Questa pianta era investita del ruolo di talismano con lo specifico compito di allontanare influenze maligne e portare fortuna. Si piantavano giovani arbusti accanto alle case e si utilizzava per decorare le abitazioni.

Successivamente, anche i cristiani, non potendo allontanare la tradizione ormai molto radicata sull’uso dell’agrifoglio nel periodo invernale,  hanno ripreso questo simbolo cambiandone il significato e accostandolo con le sue spine alla corona di Cristo e con le bacche rosse al suo sangue.

Oggi, guardando questa pianta, non si può non sottolineare la sua forza, la sua resistenza e al contempo la sua grazia e bellezza. Apparentemente respingente a causa delle sue spine, attira lo sguardo per i suoi colori, le sue screziature e le sue bacche.

Colorato e resistente, è possibile trovarlo in un’innumerevole possibilità di forme, dall’alberello al cespuglio, dalla palla al cono, per allietare e, perché no, dare un tocco di fortuna alle nostre case e giardini.

Alcune Possibilità di utilizzo:

Siamo in inverno e non si può non sottolineare quanto questa pianta possa ben rappresentare lo spirito delle feste, donando gioia e allontanando disgrazie.

Oltre a questo, l’agrifoglio è ottimo per una gran varietà di utilizzi, grazie anche al fatto di avere molte varianti.

  • Come esemplari singoli ad alto fusto, tenendo conto che alcune piante, nel tempo (non brevissimo!), possono raggiungere considerevoli altezze, fino ai 5 o 6 metri.
  • Come eccellenti componenti di siepi, soprattutto per chi vuole mantenere una certa privacy!
  • Come arbusti da giardino intramezzati ad altre specie a comporre aiuole o fondali che necessitano di colori durante tutto l’arco dell’anno.
  • Come frangivento, scegliendo le giuste varietà, anche in zone costiere.

Forme e colori:

Il più conosciuto è il classico arbusto con foglie verdi intenso, spine e bacche rosse, rappresentato dai disegni dei bimbi a scuola e simbolo per eccellenza del Natale.

Ma le varietà sono tantissime, con foglie spinose o completamente prive di spine, verdi o bluastre, monocromatiche o variegate con pennellate di oro o bianco crema. Persino il tronco può variare dal classico al color porpora.

Le bacche sono solitamente di un bel rosso vivo, e variano di grandezza e quantità, a volte grossi grappoli a volte piccoli frutti numerosi. Esistono anche varietà con frutti gialli o neri, a far da contrasto con foglie ricche e intense.

Per quanto riguarda le forme, a seconda del suo utilizzo, può essere lavorato a cono, cespuglio, palla, mezzo fusto o alto fusto.

Le varietà più richieste:

Certamente il classico Ilex Aquifoluim resta sempre un “must”. Pianta inconfondibile per il suo portamento e per il trionfo di colori, rappresenta sempre un faro di gioia e buon augurio nelle buie giornate invernali.

È inoltre molto resistente a tante patologie e, cosa da non sottovalutare, all’inquinamento urbano, rendendolo un’interessante elemento da tener presente per giardini e terrazze cittadine.

Riceve molta attenzione anche la splendida varietà con foglie variegate, dalle stesse caratteristiche e con colori ancora più particolari.

Una novità interessante è invece la “Nellie Stevens”, varietà dalle foglie verde scuro, senza spine, e con tantissime bacche rosso scarlatto. Molto resistente, può crescere praticamente ovunque.

La nostra proposta:

Da sempre, presso i Vivai Capecchi, è possibile trovare una vasta collezione di Ilex, dall’Ilex Crenata all’Ilex Crenata Convexa e l’Ilex Crenata Kimne, che utilizziamo sia per le tante forme di Arte Topiaria, sia per forme classiche quali spirali, mezzo fusto, alto fusto, mini fusto, e Piramide Egiziana.

Abbiamo anche una particolarità di cui siamo fieri, realizziamo infatti Bonsai con queste piante, sia in stile italiano che giappnese.

Un ulteriore utilizzo è la forma a palla, per sostituire il Buxus laddove la sua resistenza non è sufficiente oppure dove il pericolo di contrarre la piralide del bosso è più elevato.

Scendendo nel dettaglio abbiamo:

Ilex Aquifoluim disponibile nei formati: mezzo fusto, alto fusto, cono, cespuglio, palla, in multitronco con chioma ombrelliforme (a paracadute).

Ilex Aquifoluim “Variegatum” disponibile nei formati: minifusto, mezzo fusto, alto fusto, cono, cespuglio e palla.

Ilex Cornuta “Furcata” disponibile nei formati: mezzo fusto, cono, cespuglio e multi troni con chioma ombrelliforme (a paracadute).

Ilex Meserveae “Blue Angel” disponibile nei formati: mezzo fusto, cespuglio e palla.

Ilex Mutchagara “Nellie R. Stevens” disponibile nei formati: mini fusto, mezzo fusto, alto fusto, cono, e cespuglio.

Ilex Aquifolium “Aureomarginata” disponibile nel formato minifusto.

Ilex Aquifolium “Silver Queen” disponibile nel formato mini fusto.

Ilex Aquifolium “Variegatum Pendula” disponibile nel formato alto fusto.

Ilex Aquifolium “Alaska” disponibile nel formato a cespuglio.

Ilex Aquifolium “Golden King” disponibile nel formato a cespuglio.

Contattaci per informazioni o richieste particolari, siamo a tua disposizione!